13 febbraio 2014

Dorfles e i cavallucci marini

Non so, sarò forse io a non capire, ma se Gillo Dorfles è conosciuto come grande critico d'arte e filosofo perché esporre dei suoi lavori come fosse un grande artista? Innanzitutto non sapevo che la pittura fosse il suo grande hobby e sì che lo fa da parecchi anni, sin dagli anni trenta. Ma quello che io mi dico è che a tanti piace dipingere, ma se non tutti diventano artisti ci sarà un motivo. Dunque perché esporre dei dipinti quanto meno discutibili per quanto riguarda la loro valenza artistica? La spiegazione che mi sono data è che ciò accade perché si parla di Dorfles, figura imponente nel mondo dell'arte e sicuramente che ha fatto la storia, ma che di certo la storia non la fatta con i propri dipinti. Se il pittore fosse stato mio padre di certo i suoi dipinti non sarebbero stati esposti presso la Fondazione Marconi di Milano.

Gillo Dorfles
Simbiosi di esseri, 1996
Ecco uno di quei momenti in cui mi ritrovo davanti a delle opere e non le capisco, non riesco a vedere oltre. Sarà gusto personale ma io questo dipinto non lo concepisco, ci vedo solamente un cavalluccio marino assieme ad una chiocciola e ad un alieno. Sarà che mi blocco all'apparenza, ma io quest'opera proprio non riesco a contestualizzarla e quindi a capirla.
Gillo Dorfles
Senza titolo, 1947-2013
A mio parere l'unica opera interessante è questa scultura in marmo. Essa è posizionata sopra un piedistallo e si sviluppa delicatamente seguendo delle forme antropomorfe. Non è esattamente innovativa, ma in questa vedo purezza, passione, visi, spalle, schiene, corpi aggrovigliati. E non so per quale motivo Dorfles l'abbia creata ma quest'opera a me lascia qualcosa, al contrario dei dipinti.
Ed infine al secondo piano ci sono dei piatti decorati che mi ricordano quelli creati da Picasso. Esteticamente mi piacciono, ma dire che siano interessanti dal punto di vista artistico anche questa volta è difficile da dire. Diciamo che sono simpatici.


Gillo Dorfles. Ieri e oggi


Fondazione Marconi - Milano
15 Gennaio - 22 Febbraio, 2014

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