5 febbraio 2014

Fare arte: tra il dire e il fare c'è di mezzo un'idea

Silvia Camporesi
Qualche volta di notte, 2012
Questo fine settimana l'ho passato a Bologna presso lo Spazio Labò, una realtà davvero interessante per quanto riguarda il campo della fotografia. All'interno di questo spazio vengono realizzati vari corsi di avvicinamento o approfondimento del mezzo fotografico, oltre a numerosi workshop che mirano a temi specifici.
Da appassionata di fotografia ho trovato per caso un workshop presso questo spazio che mi sembrava davvero interessante. Il titolo era "Fare arte" e a tenerlo era Silvia Camporesi, artista che fino a qualche tempo fa non conoscevo. Inizialmente sono stata colpita dal nome, mi sembrava interessante un workshop di fotografia che intendesse l'atto fotografico come un'azione artistica, un po' come la intendo io. Ma l'artista che lo teneva non la conoscevo, volevo quindi capire se potesse essere o meno interessante, perciò ho controllato il suo sito internet. I suoi lavori sono stati una rivelazione: poche volte ho trovato delle foto così vicine a come intendo io la fotografia, ovvero un mezzo per realizzare arte, per costruire dei lavori che possano essere chiamati opere. A quel punto non potevo che iscrivermi al workshop, volevo imparare da lei, e capire come lei era riuscita a diventare un'artista.
Ed ecco quindi che questo sabato e questa domenica le ho passate chiusa in una stanza con altri sette appassionati di fotografia cercando di pensare ad un'idea e quindi capendo come "fare arte", realizzando poi quell'idea. Apprendere un metodo, così semplice ma spesso indispensabile per focalizzare un punto di partenza e che possa essere sviluppato per arrivare ad un punto d'arrivo. Ricercare testi, immagini, parole chiave, e dare forma ad un proprio progetto utile alla realizzazione di un prodotto finale di cui poter essere fieri e sicuri.
E trovare una persona, Silvia, così normale seppur nella sua stranezza. Una donna laureata in filosofia, ma che ora fa la fotografa. Pranzare con un'artista che ti racconta come ha deciso di diventare fotografa e quante volte gli è stato detto che i suoi lavori potevano essere migliori, ma lei non ha mollato, si era costruita un programma ben preciso, l'ha seguito e ce l'ha fatta. E ora lei realizza le proprie idee, molte di queste trovate nelle parole crociate, e viaggia e scopre posti nuovi e li fotografa e li rende vivi. Si sa che se si vuole qualcosa davvero, con la perseveranza tutto si ottiene, e lei ne è la conferma.
Una bella scoperta, una stupenda esperienza.


Silvia Camporesi
La Terza Venezia, 2011



"Fare arte": creatività e progettualità nella fotografia contemporaea
con Silvia Camporesi
Spazio Labò - Bologna
1 - 2 Febbraio, 2014


link utili: www.spaziolabo.it
              www.silviacamporesi.it

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